KULT – Schermo e Avventura


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Il Velo.
Un quartiere condominio, in grado di ospitare migliaia di persone.
Un gigante di muri e stanze con una reputazione difficile, un mucchio di cose che non funzionano e gente divisa tra chi le farà funzionare a tutti i costi e chi invece non si fa troppi problemi.
Un mostro di scale e cemento.
Tra quelle pareti, oltre ai problemi di tutti i giorni, ce ne sono altri di cui nessuno parla volentieri.

C’è Maria, una bambina di pochi anni dall’immaginazione senza freni, che nessuno ha mai preso sul serio quando parlava dei suoi amici invisibili. Quando, dopo essere scomparsa per un’intera giornata, viene ritrovata in stato di choc, chiusa in un mutismo ostinato e senza essere più capace di comunicare con nessuno, l’idea che i suoi amici non siano esattamente quello che sembrano si fa sempre più concreta.
C’è una comunità di Rom, odiati da buona parte degli altri inquilini e tacitamente accusati di un crimine terribile, che viveva nella pineta appena all’esterno del condominio ed è scomparsa nel nulla dall’oggi al domani. Forse gli unici a sapere che fine hanno fatto sono i membri di una banda di adolescenti che si ritrova nel cortile del palazzo, non fosse che anche loro sembrano condividere il peso di un segreto così terribile da spingerli a dividersi e chiudersi nelle loro case.
Ci sono le voci che circolano a proposito del fantasma, di un ragazzo morto per amore. Ci sono voci di come le finestre del condominio siano diventate i suoi occhi, di come i muri siano la sua pelle e di come parli attraverso le radio e le televisioni del palazzo, attraverso i murali e i graffiti.
Romeo, lo chiamano.
E ci sono persone come Paride che ha ventitré anni, vive con una cattolicissima famiglia e, dopo aver provocato le loro reazioni più violente dichiarando la propria omosessualità, ha ricevuto con terrore le stimmate, la prima di una serie di trasformazioni sempre più inquietanti.
Infine, ci sono persone ambigue e misteriose come il Signor Tic-Toc, pallidissimo e sempre sorridente, al cui incedere le luci e gli orologi sembrano collassare o arrestarsi per un attimo. Il signor Tic-Toc sembra esserci sempre, ogni volta che nel condominio accade qualcosa di strano.
E andarsene sempre al momento giusto.

La Macchina.
Il Serpente è un’avventura studiata per essere giocata sia da gruppi di giocatori esperti che da quelli che si apprestano ad esplorare per la prima volta il mondo di Kult – Oltre il Velo.
La struttura dell’avventura si sviluppa in modo non-lineare, non segue cioè un percorso rigido, ma si può adattare alle esigenze del Gamemaster in modo da essere il più possibile free-roaming.
Il modulo seguirà il dipanarsi di alcune trame principali, suggerendo come usarle e dando consigli al master sia riguardo a come gestirle che a come, eventualmente, farle andare avanti.
Tutte le trame proposte in questo volume sono legate da una storia centrale più complessa e ne sono le naturali conseguenze. A seconda delle scelte dei giocatori, alcune storyline avranno più spazio e altre meno. Sarà possibile arrivare a una conclusione della storia scoprendo solo una parte della verità che si cela dietro al condominio o facendo luce su tutto quello che è possibile sapere, come decideranno i giocatori e il Gamemaster.
Sarà anche possibile rigiocare tutto, per avere un’esperienza di gioco da una prospettiva differente.

Oltre all’avventura, troverete anche un lussuoso schermo in cartonato rigido, a quattro ante, angosciante e inquietante come è giusto sia.

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